DOCUMENTO CorpoLibero
del coordinamento Lgbtq di Rifondazione Comunista
del coordinamento Lgbtq di Rifondazione Comunista
Nell'ambito del dipartimento Laicità, Differenze, Nuovi Diritti di Rifondazione Comunista si è costituito il Coordinamento Lgbtq CorpoLibero.
Il Coordinamento, partendo dalle realtà territoriali di cui è espressione e che formeranno una rete, sarà aperto anche alle/ai non iscritte/i.
Perché un ambito specifico relativo alle sessualità "non omologate"? E più in generale alle politiche sul corpo?
Pensiamo che il fallimento della "politica dei Pacs" che ha portato il movimento ad uno stallo e ad un isolamento sociale sia dovuto da un lato all'ondata clericale e reazionaria che si è abbattuta sul nostro paese e dall'altro dal non aver saputo/voluto intrecciare le rivendicazioni sui diritti civili ad una riflessione sulle libertà del corpo/dei corpi e, più in generale, di non aver contestualizzato le nostre rivendicazioni all'interno delle lotte sociali.
Crediamo che se le tematiche lgbtq hanno una loro specificità potranno trovare piena cittadinanza e possibilità di sbocco solo se sapranno collegarsi a tutte le lotte libertarie relative alle politiche dei corpi (delle donne, dei migranti, dei lavoratori, sulla fecondazione assistita, il testamento biologico, la contraccezione).
D'altro canto anche all'interno della tradizione comunista queste tematiche sono state troppo spesso- nel migliore dei cas - non comprese nel loro valore dirompente o delegate alle singole individualità e organizzazioni senza farsi contaminare da questi temi che sono così profondamente legati alla vita delle donne e degli uomini.
Persino l'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Ue, in un suo documento del marzo 2009, stigmatizza la persistente omofobia in alcuni stati membri tra cui, evidentemente, l'Italia.
Rivendichiamo che i diritti civili e quelli sociali non hanno due tempi soprattutto in questo momento di crisi economica quando sembra che solo i problemi connessi al reddito e al lavoro possano trovare cittadinanza nell'agenda delle forze politiche che vogliono cambiare questa società. Un esempio di quest'intreccio tra diritti è visibile negli esiti della legge 40 per cui solo chi (sia omo che eterosessuale) ha un certo reddito può permettersi di usufruire della fecondazione assistita andando all'estero. E' ovvio d'altronde che un lavoratore, una lavoratrice, un disoccupato, una disoccupata, un precario, una precaria non sono separati dalla loro identità di genere e dal loro orientamento sessuale ed è quindi nelle singole vite che trovano la loro unificazione i diritti economici con quelli civili.
Rivendichiamo il carattere rivoluzionario di quest'intreccio e, non a caso, nelle recenti esperienze più avanzate dell'America Latina i diritti civili sono posti sullo stesso piano di quelli socio-economici.
Il Coordinamento CorpoLibero a partire da queste premesse intende creare una rete nazionale per approfondire, partendo dalle esperienze dei territori, le tematiche specifiche del movimento lgbtq collegandosi con i gruppi più radicali presenti in Italia ed in Europa per rilanciare un movimento che troppo spesso, in alcune sue parti, ha dato più valore alla spettacolarità e alla visibilità personale che alla costruzione di legami sociali e al lavoro di crescita di consapevolezza sia propria che collettiva.
Riteniamo che anche le prossime scadenze elettorali possano diventare terreno di proposte nette e radicali
su temi quali: i diritti civili in un contesto europeo; le battaglie contro le discriminazioni sui posti di lavoro, a scuola, nella salute; una campagna di conoscenza e di crescita culturale relativa alle sessualità viste come ricchezza per tutto il tessuto sociale; il collegamento con tutte le campagne sia nazionali che internazionali che rivendicano la laicità dello Stato e l'autodeterminazione dei soggetti, riconoscendo il valore dirompente che le tematiche del corpo hanno avuto negli anni '70 e che sono state in seguito marginalizzate anche dalla sinistra.
Per il coordinamento CorpoLibero:
Lina Bianconi, Anna D'Ascenzio, Vittoria Di Prizito, Klaus Mondrian, Ilaria Mugnai, Chiara Platania, Alberto Rotondo e Anita Sonego
Per contatti: corpolibero@rifondazione.it