REGALI DI NATALE: Boicottiamo i prodotti in rosa, stereotipo femminile!!

L'associazione PinkStinks ha avviato in occasione del Natale una campagna anti pinkification, ovvero anti "rosizzazione", che prevede il boicottaggio di tutti i prodotti rosa - giochi, abiti, libri - destinati a bambine e ragazze. Un colore che, secondo l'associazione, andrebbe aldilà del suo valore cromatico e negli anni si sarebbe caricato di uno stereotipo di genere nocivo al sesso femminile. A sostenere questa campagna è scesa in campo anche Bridget Prentice, sottosegretario alla giustizia inglese, spiegando che "non bisogna incanalare le ragazze nella cultura del bello ma dare loro aspirazioni, stimolarle a realizzare il loro potenziale senza ricadere nei vecchi modelli".

Dedicato a genitori ed educatori, il progetto cerca supporto, promuove il dibattito e infine anche la mobilitazione al fine di influenzare il mercato e i media sull'importanza di nuovi modelli di genere da somministrare alle ragazze. E su Facebook sono oltre tremila i sostenitori della campagna. Basta con le Paris Hilton tutte imbellettate, con le attrici che sognano di sposare i calciatori, con le donne ossessionate dalla taglia 40 e dall'alimentazione. 


E in fondo, quel mondo fatto di bambine passive che giocano con le bambole e bambini attivi che si divertono con il pallone, non piace neanche ai ragazzi. La dimostrazione arriva dalla progressista Svezia dove un gruppo di studenti tredicenni, guidati dal piccolo Philipe Johansson, è riuscito a far cambiare il catalogo di Natale della catena di giochi Toy 'R 'Us accusando l'azienda di promuovere un'idea dei giovani che non corrisponde alla realtà. Lo Swedish Advertising Ombudsman, autorità svedese che si occupa del controllo etico della comunicazione, ha riconosciuto il catalogo discriminante e la compagnia è stata richiamata pubblicamente. 




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