Il cinema gay e di genere
parte fondante della sezione del festival che inaugura oggi la sessantaquattresima edizione
E' stato il primo festival generalista a dedicare ampio spazio al cinema LGBT.
Molto attesa, soprattutto per
noi italiani, la proiezione del film documentario di Gianni Amelio, "Felice chi è diverso",
sulla storia dell'omosessualità in Italia, film che è stata l'occasione del
coming out del regista.
Dall’articolo sulla Berlinale pubblicato sul Manifesto a
proposito di “The Circle”
un film sul primo movimento gay del mondo,
protagonista al Festival, ci piace segnalare l’ultima parte dell’interessante
analisi fatta :
"i film che
provengono da altre parti del mondo sembrano voler compiacere un'idea puramente
occidentale di omosessualità, rassicurando nella sua bontà la gay community e
l' immaginario borghese come un alien colonizza gli schermi e le menti riempiendoli
di immagini di matrimoni e famiglie mononucleari felici, sacrificando giuste
lotte per la diffusione dei diritti al totem della normalità."

