L'anno scorso abbiamo invitato in Italia Kasha, presidente di Faruganda, un'associazione che si batte in Uganda per i diritti e per la sopravvivenza di gay e lesbiche
La rivista Rolling Stone (rivista Ugandese) aveva pubblicato le foto di 100 attivisti lgbt incitando la gente ad ammazzarli; recentemente Kasha e i suoi compagni avevano vinto la causa contro il giornale ma purtroppo non e' bastato. Ecco l'annuncio pubblicato sulla bacheca di Kasha:
its with great sorry to announce the brutal mudder of our dear friend kato david. May his soul rest in peace and may justice prevail
L’attivista gay ugandese David Kato Kisule è stato ucciso ieri pomeriggio, presso la sua abitazione, in circostanze ancora poco chiare.
La polizia, secondo quanto dichiarato dalla portavoce Judith Nabakooba al New York Times, esclude che si tratti di un crimine basato sull’odio nei confronti delle persone omosessuali e parla di furto in casa.
Una versione che non convince le associazioni umanitarie internazionali che denunciano la rivista ugandese Rolling Stone, colpevole di aver pubblicato la foto di David in copertina e il suo indirizzo per esporlo al pubblico ludibrio nel corso di una campagna di odio contro le persone omosessuali con la complicità del Governo e degli evangelici americani.
Dalla pubblicazione della foto sul giornale, David era costretto a vivere in clandestinità ma era molto determinato a restare in Uganda per combattere l’omofobia.
Riportiamo solamente l'agghiacciante commento dell'editore di Rolling Stone pubblicato in fondo ad un articolo del giornale inglese theglobeandmail):
Giles Muhame, l'editore ventiduenne del giornale, ha raccontato alla Reuters che condanna l'omicidio e che il giornale non voleva che i gay fossero attaccati.
"Se è stato ucciso, è una cosa malvagia e preghiamo per la sua anima" ha detto Mr. Muhame.
"C'è molta criminalità, potrebbe non essere stato perché è gay. Noi vogliamo che il governo impicchi le persone che promuovono l'omosessualità, non che il pubblico li attacchi. Abbiamo detto che dovrebbero essere impiccati, non lapidati o attaccati"
Al link seguente le ultime parole di David Kato Kisule in un’intervista rilasciata durante un soggiorno a Roma per il IV Congresso dell'associazione radicale "Certi Diritti" in programma il 27-28 novembre 2010 a Roma:
http://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2010/11/26/news/uganda_l_appello_della_comunit_gay_fermate_la_legge_contro_di_noi-9543113/
Comunicato stampa del Sexual Minorities Uganda
La polizia, secondo quanto dichiarato dalla portavoce Judith Nabakooba al New York Times, esclude che si tratti di un crimine basato sull’odio nei confronti delle persone omosessuali e parla di furto in casa.
Una versione che non convince le associazioni umanitarie internazionali che denunciano la rivista ugandese Rolling Stone, colpevole di aver pubblicato la foto di David in copertina e il suo indirizzo per esporlo al pubblico ludibrio nel corso di una campagna di odio contro le persone omosessuali con la complicità del Governo e degli evangelici americani.
Dalla pubblicazione della foto sul giornale, David era costretto a vivere in clandestinità ma era molto determinato a restare in Uganda per combattere l’omofobia.
Riportiamo solamente l'agghiacciante commento dell'editore di Rolling Stone pubblicato in fondo ad un articolo del giornale inglese theglobeandmail):
Giles Muhame, l'editore ventiduenne del giornale, ha raccontato alla Reuters che condanna l'omicidio e che il giornale non voleva che i gay fossero attaccati.
"Se è stato ucciso, è una cosa malvagia e preghiamo per la sua anima" ha detto Mr. Muhame.
"C'è molta criminalità, potrebbe non essere stato perché è gay. Noi vogliamo che il governo impicchi le persone che promuovono l'omosessualità, non che il pubblico li attacchi. Abbiamo detto che dovrebbero essere impiccati, non lapidati o attaccati"
Al link seguente le ultime parole di David Kato Kisule in un’intervista rilasciata durante un soggiorno a Roma per il IV Congresso dell'associazione radicale "Certi Diritti" in programma il 27-28 novembre 2010 a Roma:
http://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2010/11/26/news/uganda_l_appello_della_comunit_gay_fermate_la_legge_contro_di_noi-9543113/
Comunicato stampa del Sexual Minorities Uganda